GA75122 - Senza titolo
Ferrari ha conservato i sacchi di yuta, ancora profumati di frumento e farina. Tra gli anni trenta e quaranta hanno portato, in quel mulino di quel piccolo borgo, il mondo non ancora mondializzato. Le scritte stampate raccontano di luoghi esotici allora mitici: New York, Cuba, Haiti, Mississipi. Storie di carretti, di braccia, di treni, di bastimenti…di rammendi fortuiti e provvidenziali. Lontano da ogni operazione esclusivamente nostalgica o demoetnoantropologica, Paolo Ferrari celebra rendendogli omaggio, il lavoro manuale. Nessun intento semplicisticamente ecologista delle ormai logore e di maniera formule del “riciclo creativo”, quanto piuttosto il saper leggere il valore formale ed emotivo di oggetti in disuso. Una borchia arrugginita e una fascia di cuoio si rapportano a velature che abbassano, pittoricamente, le scritte stampate sulle yute. Lontanissimo se possibile da ogni velleità pop, non profetizza nessuna reificazione dell’opera d’arte, nessuna “riproducibilità tecnica”. Per dirla alla Calvesi “l’informale materico riesce a portare la vita nell’arte
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
Informazioni sulla vendita
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA75122
- Archiviata il: 29/03/2013
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